Gli ingegneri di Harvard hanno sviluppato una tecnologia per una vera stampa 3D

Un team di ricercatori guidati da scienziati del Rowland Institute dell'Università di Harvard

ha sviluppato una nuova tecnologia di stampa 3D. Gli ingegneri hanno utilizzato un metodo per convertire la luce rossa in blu e aggiungere un liquido sensibile alla luce alla resina utilizzata nelle stampanti 3D.

Nella stampa 3D tradizionale, la resina si induriscelinee piatte e rette lungo il percorso della luce. Nel loro lavoro, i ricercatori aggiungono alla resina nanocapsule contenenti sostanze chimiche speciali in modo che la resina reagisca solo a un certo tipo di luce blu al centro del laser. Tale raggio si forma nel processo di upconversion di frequenza. Il raggio viaggia in tre dimensioni, quindi non necessita di stratificazione. Come notano i ricercatori, la resina risultante ha una viscosità maggiore rispetto al metodo tradizionale, quindi dopo la stampa può resistere senza supporto.

"Abbiamo sviluppato la resina, abbiamo sviluppato il sistemain modo che la luce rossa non faccia nulla", afferma Daniel Congreve, coautore dello studio. “Ma un puntino di luce blu innesca una reazione chimica che fa indurire la resina e trasformarsi in plastica. Ciò significa fondamentalmente che hai un laser che attraversa l'intero sistema e solo in quel piccolo blu si ottiene la polimerizzazione, [e solo lì] si ottiene la stampa. Scansioniamo semplicemente quel punto blu in tre dimensioni e ovunque quel punto blu colpisce, polimerizza e ottieni la stampa 3D.

Video: Tracy H. Schloemer e Arynn O. Gallegos, Università di Harvard

I ricercatori hanno dimostrato il lavoro del lorostampante e ha creato loghi 3D per Harvard e Stanford, oltre a una piccola barca. Questo è un test standard per le stampanti 3D: le dimensioni ridotte della barca e molti piccoli dettagli, come finestre sporgenti e spazi aperti in cabina, creano una sfida.

Gli autori dello sviluppo ritengono che la tecnologia possacambiare seriamente la stampa 3D. La stratificazione tradizionale richiede l'uso di puntelli per elementi a sbalzo per evitare che la resina affondi e goccioli. Il rifiuto di tali strutture accelererà notevolmente il processo.

Gli ingegneri intendono continuare a sviluppare il sistema per aumentare la velocità e realizzare la capacità di stampare dettagli ancora più fini.

Foto: Dan Congreve, Università di Stanford

Foto di copertina: una stampante 3D industriale non dimostra lo sviluppo descritto nell'articolo.

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